Richard Garriott è stato il primo civile a viaggiare nello spazio (2008), a visitare entrambi i poli terrestri (Polo Sud nel 1998, Polo Nord nel 2008) e a scendere nella Fossa delle Marianne (2021), conseguimenti che gli hanno fruttato la prestigiosa posizione all'interno del club, con tanto di dedica: "il primo esploratore ad aver raggiunto sia il Polo Nord, sia il Polo Sud, ad aver orbitato intorno alla Terra e ad aver raggiunto il punto più profondo dell'oceano." Garriott è anche uno dei padri dei giochi di ruolo per computer con Akalabeth prima e la serie Ultima poi.
Ultima IV: Quest of the Avatar fu il frutto di una profonda riflessione di Garriott su alcuni fatti accaduti a Ultima III. In particolare iniziò a porsi delle domande da game designer maturo, chiedendosi come poteva guidare l'esperienza dei giocatori ed evitare quanto accaduto nel gioco precedente, ossia che molti di quelli che avrebbero dovuto essere degli eroi senza macchia si erano trasformati in macchine di morte che andavano in giro a uccidere tutti i PNG presenti nel gioco, Lord British compreso, dimostrandosi più malvagi del cattivo stesso. Nacque così l'idea di un sistema di gioco che tenesse in considerazione i comportamenti dei giocatori, dotato di un vero e proprio modello etico che il giocatore avrebbe dovuto seguire per raggiungere il finale migliore, basato su tre principi cardine, presi da Il Mago di OZ: Verità, Amore e Coraggio; da cui derivavano otto virtù cardinali: Onestà, Compassione, Valore, Giustizia, Onore, Sacrificio, Spiritualità e Umiltà.
All'inizio EA si dimostrò tollerante verso la cultura aziendale di Origin, ma non ci volle molto perché i dirigenti iniziassero a imporre la loro visione e i loro metodi alla compagnia, soprattutto dopo che Garriott e i suoi sperperarono i soldi che gli erano stati dati per espandersi. EA voleva risultati di cui Origin si era sempre preoccupata relativamente. I giochi che non avevano abbastanza appeal per il mercato venivano cancellati, le scadenze diventavano sempre più strette e, in generale, l'atmosfera familiare dei primi dieci anni fu letteralmente spazzata via sotto i colpi di una visione più industriale del videogioco. Il primo titolo a subire l'effetto EA fu proprio Ultima VII: The Black Gate, che fu tagliato in diverse parti per riuscire a uscire in tempo per Natale, ma gli effetti più nefasti iniziarono a manifestarsi dopo i primi due anni, quando divenne palese che qualcosa non stava andando per il verso giusto.
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