Delle donne in cerchio stavano guardando tutte verso lo stesso punto del mare davanti ai loro piedi. Dicevano ad alta voce "quanto è bella", come se avessero scoperto un tesoro su una secca a pochi metri da una delle spiagge più popolari d'Italia. Non si conoscevano, ma si erano improvvisamente ritrovate sorelle di fronte alla meraviglia di aver trovato una stella marina.
Erano le 9 di mattina, e l'aria era già calda e molto umida. L'acqua era la solita invitante promessa di un po' di fresco, particolarmente placida e limpida per l'occasione. La stella marina se ne stava poggiata per i fatti suoi, portata dalla corrente della notte. Non che le interessasse granché di quelle donne, cui presto si aggiunsero alcuni ragazzini attirati dai loro richiami. Figli e nipoti accorsero a frotte, con lo schiamazzo che crebbe ancora di più.
Spesso la parole di ammirazione nascondono degli intenti crudeli, a volte senza nemmeno la consapevolezza di quanto lo siano. Così l'improvvisato simposio iniziò a discutere di come tirare su la stella, per vederla più da vicino. Stando al tempo che passarono a elaborare la loro strategia, pareva a chi le stava a sentire che racccogliere una creatura così piccola e indifesa dal mare sia più complicato di quanto si pensi. "Non so nuotare" disse una. "Ho paura che mi punga" disse un'altra. "Ho appena mangiato", le parole di una terza. Il piccolo essere marino sembrava irraggiunbile, senonché dopo qualche istante di interrogazioni su chi potesse compiere l'impresa, si fece avanti una bambina che, senza troppi preamboli, si lanciò in acqua e l'afferrò.
La stella marina fu trascinata verso il sole ed esposta come un trofeo, passando poi di mano in mano. Dopo averla ammirata per qualche secondo, subito iniziarono le richieste degli adulti ai bambini di andare a prendere gli smartphone per catturare il ricordo di quella caccia gioviale. Chissà quella mattina, prima di morire, in quante foto e storie social è finita quella stella, per poi essere rigettata in mare senza troppi convenevoli. Qualche marito l'avrà osservata distrattamente sul suo telefono. Qualcuno di molto lontano avrà messo un mi piace alla foto di un contatto qualunque, aggiunto chissà per quale motivo, sognando magari di poter un giorno fare il bagno in quel mare limpido. Altri avranno semplicemente fatto scorrere l'immagine, pensando che non c'era merito nell'aver pubblicato un soggetto così poco originale e facendola perdere nel mare di tutte le altre.
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